15 aprile 2013

Il mese del diabete aka "Buon compleanno Dr.Smart"



Se non si fosse ancora capito, aprile su Cavoli a Merenda è il mese del diabete per cui c'è da aver pazienza. Oggi tocca a Dr. Smart, che arriva a 30 anni con tutti i suoi denti, nemmeno un buco di carie e una barba da talebano che lèvati. Confesso che ero tentata di fare come Dante e lasciare al non detto tutta la grandezza del mio sentimento, ma poi ho pensato che due parole proprio se le meritava.


illustrazione dell'artista francese Peynet

Gent.mo Dr. Smart,

Perché quando gira i tortellini li accarezza e se taglia il pane lo cesella.
Perché i carboidrati la sera non li mangia, ma i Sofficini® li classifica come proteine.
Perché mi ha detto sei bellissima in un range di ampiezza di trenta chili - e sembra ci creda davvero.
Perché la volta che stiro una camicia io se la mette due volte per non sprecare il mio tempo.
Perché le bastava e avanzava vedere il mondo in sedici colori e invece lo commenta con me in blu navy e grigio caldo.
Perché interrompe i suoi conti per guardare shopping night.
Perché è una persona umile.
Perché deve dire la sua.
Perché fa gli anni lo stesso giorno di Eulero e se vuole riesce ad essere altrettanto palloso.
Perché la sua idea di serata romantica è giocare a Resident Evil in modalità coop.
Perché è comunque molto più romantica della mia.
Perché troppe parole non le piacciono, ma poi se ne scorda e parla come un film vecchia Hollywood.
Perché colleziona Carletti, vive di equazioni ma poi regala libri di poesia.
Perché ha voluto prendere casa con me, nonostante me.

Volevo dirle grazie. Volevo dirle che sta invecchiando bene.
E di non preoccuparsi dei capelli che tanto c'è la barba.

Buon Compleanno,
un'ammiratrice




illustrazione dell'artista francese Peynet

post scriptum ad personam: ora puoi anche smettere di gongolare e tornare al lavoro che sennò stasera arrivi tardi e io la torta me la mangio da sola. Ti aspetto a casa, quella vera.

nota per i lettori: ebbene sì, squillo di fanfare, Cavoli a Merenda e J come Giobbe abbandonano la soffitta condonata e vanno a stare in una casa vera. Ma questa è un'altra storia e merita un post a parte. Stay tuned.